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Smell Magazine n° 16

Il numero di Smell Magazine di Ottobre è tra noi.
Oscuramente illustrato da Massimo Alfaioli. Drammaticamente profumato da Joseph Caruso. Orrendamente scritto da Francesca Faruolo, Azzurra Bergamo, Gabriela Guidetti, Mauro Uberti, Silvia Dassogno, Mattia Colla. Biecamente impaginato da Tiziana Piazzi.
Magia è il suo tema.
Avrete il coraggio di leggerlo?
Procuratevi una copia… prima che sia troppo tardi.
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SMELL MAGAZINE N° 16

L’Odore del Corpo

Venerdì 20 ottobre alle 17.30 a Bologna, presso la Libreria Modo Infoshop (via Mascarella 24b) si svolgerà il talk esperienziale: L’ODORE DEL CORPO
L’incontro vede la partecipazione di:
Francesca Faruolo – Smell – Arte e cultura olfattiva
Gianni De Martino – Scrittore
In occasione dell’uscita del suo libro: Odori. Entrate in contatto con il quinto senso, AnimaMundi Edizioni Otranto, 2023. L’iniziativa fa parte del programma del Festival Comunicare fa Bene Comune a cura di associazione Dry-Art ETS e Chiara Cretella.

Chi avesse perso l’incontro può sentire la registrazione QUI

Smell Magazine n° 11

È uscito il n° 11 di Smell Magazine la rivista italiana di arte e cultura olfattiva. In questo numero facciamo incontrare l’olfatto con il gusto; camminiamo lungo la sottile linea di confine tra sapore e odore; andiamo alla ricerca della nota gourmand e del suo potere evocativo perché, in fondo, la nostra prima educazione olfattiva si compie anche e soprattutto a tavola.

INDICE: 

Aromatiche seduzioni – di Francesca Faruolo
CioccoBarocco – di Joseph Caruso
Profumi sul piatto – di Silvia Dassogno
Abbracci dal Brasile – di Marilena Vinco
Odorando a tavola – di Azzurra Bergamo
L’olfatto è in tavola – di Gabriela Guidetti
Elementi, atomi, molecole, composti – di Margherita Gaviraghi
Il Geranio rosa di Réunion – di Mauro Uberti
Viaggio nella medina della città rossa – di Erica Garbelli
L’invenzione che profumò il mondo – III puntata, di Francesca Faruolo
Il Naso nei Libri – di Azzurra Bergamo

Tra le pagine della rivista puoi annusare:
CIOCCOBAROCCO il profumo creato per noi da Joseph Caruso di Smell Atelier
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Francesca Faruolo – Direttrice editoriale

Illustrazione di copertina: Massimo Alfaioli
Grafica, impaginazione a cura di Tiziana Piazzi

 

OSMOCOSMO a Brescia

Artwork by Peter de Cupere

Smell Atelier partecipa al ciclo di appuntamenti legato alla mostra Il CORPO ETERNO. L’olfatto come laboratorio del potere, a cura di Elena Giulia Abbiatici in occasione di Brescia Bergamo Capitali della Cultura 2023. Il nostro contributo consiste nel workshop olfattivo OSMOCOSMO, che si svolgerà il 29 aprile presso il MO.CA – Centro per le nuove Culture (via Moretto 78, Brescia).

Sono previste due repliche:
>> ore 11.00 – 12.30 | età da 8 a 17 anni. Prenotazioni qui
>> ore 13.30 – 15.00 | età da 18 anni in su. Prenotazioni qui

OSMOCOSMO | workshop
Con Francesca Faruolo – Direttrice e insegnante Smell – Atelier di Arti Olfattive
Che odore ha un suono, un dipinto, un paesaggio, un’emozione? Questo percorso ludico-didattico porterà alla scoperta del valore espressivo ed estetico degli odori. Entreremo “nella mente del profumiere” facendo conoscenza con alcune note odorose presenti nelle odierne fragranze. Metteremo quindi in gioco immaginazione e creatività per realizzare una nostra mappa di odori fantastici. Uno dei primi problemi che incontriamo quando approcciamo l’universo olfattivo è quello di dare un nome alle nostre percezioni. Odorando a occhi chiusi e provando a identificare un profumo, ci scopriamo un po’ analfabeti e incapaci di trovare le parole giuste per raccontare ciò che sentiamo. In questo incontro approfondiremo diversi approcci alla lingua degli odori: da quello tassonomico, fino a quello poetico e narrativo.

Intervista Francesca Faruolo su RDS – Lifestyle

Qualche giorno fa Samir Zakaria, giornalista di RDS Lifestyle ha intervistato Francesca Faruolo (Direttrice di Smell Atelier) sull’importanza dell’educazione olfattiva. Non è stato possibile includere nel breve format radiofonico tutti i contenuti dell’intervista. Riportiamo perciò qui di seguito una versione più lunga della conversazione con il giornalista inerente la relazione tra la percezione olfattiva e la nostra disponibilità ad aprirci o a chiuderci al mondo esterno.
L’intervista radiofonica, andata in onda su RDS il 12/04/2023 si può invece riascoltare qui.
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Che cos’è l’educazione olfattiva?

L’educazione olfattiva è un’alfabetizzazione che ci rende in grado di usare in modo più competente la nostra mente olfattiva. È il nostro modo di sentire e pensare gli odori a essere interessato.

Durante il Training Olfattivo impariamo a conoscere il mondo degli odori che ci circondano, sia quelli naturali che quelli artificiali. Cerchiamo di ampliare la nostra memoria olfattiva, impariamo a sentirli in tutte le loro sfaccettature, cerchiamo rimandi con altri odori simili e diventiamo competenti nel descriverli a parole.

Si dice spesso che l’olfatto sia un senso muto, in realtà ci mancano le parole perché nessuno ci educa a parlare delle nostre sensazioni olfattive. Siamo soliti usare l’olfatto in modo per lo più inconsapevole o solo per scopi di immediata utilità.

Ne consegue che la nostra capacità di valutare gli odori è carente e ci limitiamo all’aspetto edonico: mi piace/non mi piace. Senza neanche sapere per quale ragione ci piace o non ci piace qualcosa.

Spesso pensiamo che gli odori diano messaggi univoci, invece il nostro modo di decodificarli è relativo alla nostra cultura e al contesto in cui l’odore viene proposto.
Ricordate il film della Wertmüller Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto? Qui l’odore di sudore del marinaio, che inizialmente disturbava le narici della ricca vacanziera interpretata dalla Melato, diventa improvvisamente seducente quando i due si ritrovano in intimità su un’isola deserta.

L’educazione olfattiva ci insegna a essere curiosi, a farci delle domande sul nostro modo di sentire e a scardinare i pregiudizi. A poco a poco ci renderemo contro che la conoscenza ci permette di abbracciare un universo olfattivo sempre più vasto, connettendoci con l’esterno in modo più ricco e significativo.

Qual è il legame tra decadimento olfatto e depressione?

Ci sono evidenze scientifiche che hanno mostrato questa correlazione. Il rapporto è binario: è stato osservato che pazienti affetti da depressione hanno spesso una minor sensibilità olfattiva e, viceversa, nelle persone che lamentano una perdita dell’olfatto si riscontrano più frequentemente i sintomi della depressione.

La correlazione va cercata nel funzionamento del sistema limbico, l’area del nostro cervello in cui elaboriamo le emozioni primarie. L’olfatto è l’unico dei nostri cinque sensi a mandare stimoli direttamente al sistema limbico senza passare dal talamo. Quindi, un battito d’ali, quando sentiamo gli odori, anche le nostre memorie ed emozioni sono coinvolte. Ecco perché la nostra prima reazione di fronte a uno stimolo olfattivo è di tipo attrazione/repulsione. Poi facciamo entrare in funzione anche la corteccia orbitofrontale e iniziamo una valutazione più complessa che chiama in causa competenze diverse, per esempio quelle di tipo estetico.

Anche negli stati depressivi il sistema limbico è fortemente coinvolto e probabilmente in parte danneggiato. Questa problematica si rifletterebbe quindi, per vicinanza, anche sulle capacità olfattive. E viceversa.

Non son una psicologa né un medico, perciò le mie considerazione sono più che altro di tipo generale e filosofico.
Se le emozioni ci pervadono e ci sentiamo incapaci di governarle e gestirle, una strategia per uscirne è provare a sentire di meno. Per esempio, ci isoliamo fisicamente. Anche chiudere il canale olfattivo può essere una strategia inconsapevole per anestetizzarci. Gli odori, infatti, portano dentro di noi dei contenuti emozionali in quanto, come ho detto, l’olfatto comunica direttamente con il sistema limbico risvegliando emozioni e memorie.

Molti anni fa Alain Corbin chiudeva il suo libro Sociologia degli odori sostenendo che la nostra è una società che è stata così epurata dagli stimoli olfattivi attraverso l’ossessione igienista, da andare incontro a un serio pericolo di anosmia diffusa.

A distanza di tanti anni possiamo dire che più che l’igiene poté l’inquinamento delle nostre città. Respirare a pieni polmoni e accettare che tanti odori ci penetrino non sembra più un’idea molto salubre. Anche in questo caso, per questioni evidenti a tutti, tendiamo a richiuderci ad assorbire meno dal mondo esterno.

E allora è tanto più vitale concedersi un’ora alla settimana per sentire odori. Sentirli con una guida e insieme agli altri, come facciamo nei gruppi di Training Olfattivo, amplifica i benefici.

Smell Magazine n° 9: elemento Aria

Apriamo l’anno 2023 all’insegna della leggerezza.
È infatti all’aria che dedichiamo il n° 9 di Smell Magazine, proseguendo la serie dedicata agli elementi iniziata con il n° 7 in cui ci siamo tuffati nell’acqua, e con il n° 8 in cui abbiamo preso contatto con la terra. Ci facciamo ora trasportare da un elemento particolarmente affine al mondo degli odori e dei profumi. All’aria dobbiamo non solo il dono della vita attraverso il respiro, ma anche quello degli odori. Se le sostanze non fossero in grado di prendere il volo non potremmo crearci una rappresentazione olfattiva del mondo, né godere dei suoi profumi.

Per approfondire il legame tra il senso dell’olfatto e l’elemento aria, ci siamo librate sulle ali degli uccelli: dalla leggendaria fenice al più familiare usignolo, fino a quell’insolito uccello blu che con il proprio olfatto guidava la Nave Bianca di Lovecraft. Non potevamo evitare di fermarci a rifletterci anche sul tema filosofico delle atmosfere e su quello del «controllo dell’aria» nella nostra società. Mutevole, ineffabile e perciò destabilizzante, l’aria è anche un mezzo di propagazione e di comunicazione di cui non potremmo fare a meno nella nostra società iper-connessa.

Le informazioni che il cellulare cattura nell’etere, un tempo le raccoglievamo annusando l’aria, per non dire «il vuoto». E questo gesto ha ancora un significato importante per noi. Può essere, per esempio, un mezzo per orientarsi nello spazio e nel tempo, laddove mancano riferimenti certi. Lo è per gli uccelli, lo è stato anche per noi. E forse lo sarà ancora se saremo capaci di coltivare la nostra intelligenza olfattiva e di riconoscerle l’importanza che merita.

Francesca Faruolo

RINNOVA O REGALA SMELL MAGAZINE

L’odore della terra

È uscito il numero 8 di Smell Magazine ispirato al profumo della terra. Un odore che preannuncia non solo la possibilità della vita sul nostro pianeta, ma anche il presupposto per la sua sussistenza. A descrivere questa fragranza non c’è nessuno più abile di Lorenzo Magalotti che abbiamo scomodato dal suo scranno di accademico per rinverdire le nostre nozioni sulle terre odorose che tanto appassionarono gli esteti del Seicento. Per comprendere le implicazioni nascoste nell’odore della terra era anche necessario interrogare le civiltà dell’antico Egitto che avevano familiarità sia con le terre aride del deserto, sia con quelle rese fertili dal limo. Spostandoci in India, nelle pianure alluvionali del Gange, scopriamo che qui da oltre cinquemila anni si celebra questo stesso aroma tellurico attraverso l’arte del profumo.

Completano questo numero gli approfondimenti sulle materie prime e le fragranze, nonché gli articoli dedicati alle suggestioni olfattive nel cinema e nella letteratura.

ABBONAMENTO ACQUISTA N° 8

Indice:

  • L’odore soave della terra – Francesca Faruolo
  • Kemet, la terra nera d’Egitto – Silvana Cincotti
  • Memorie del sottosuolo – Joseph Caruso
  • Profumo ipogeo – Marilena Vinco
  • Sentieri e sentori nella Terra di Mezzo – Azzurra Bergamo
  • Se l’odore è la terapia – Gabriela Guidetti
  • A Night in Perfumeland – Smell Atelier
  • Il naso nei libri – Azzurra Bergamo

La copertina di Smell Magazine è come sempre magnificamente illustrata da Massimo Alfaioli.

Masterclass di Profumeria con Pierre Benard

Smell Atelier è lieto di presentare una nuova iniziativa di formazione. Sabato 21 maggio 2022 presso la sede di Verona, la nostra associazione accoglierà la Masterclass di Profumeria tenuta da Pierre Benard (Osmoart) in collaborazione con Quintis, azienda leader nel mondo nella produzione di olio essenziale di legno di sandalo sostenibile.

Già ospite di Smell Festival nel 2019, Pierre Benard torna a coinvolgere gli studenti di profumeria e tutti gli appassionati di questo mondo, in un percorso di formazione unico dedicato al legno di sandalo, da sempre una risorsa indispensabile e preziosa per le fragranze.

Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare la pagina dedicata: https://www.smellatelier.it/masterclass-con-pierre-benard/